Parrocchia Solidale, l’integrazione che funziona

“Esprimere la concretezza del Vangelo aprendo le porte ad una famiglia di profughi”. È l’appello che papa Francesco ha rivolto al mondo intero, ormai più di un anno fa, alla vigilia del Giubileo straordinario della Misericordia. Un appello potente, carico di semplicità e concretezza, che molte realtà hanno raccolto attivandosi per darne risposta ed attuazione. Una di queste è la diocesi di Rimini, che lo scorso gennaio, grazie all’impegno di Caritas, ha lanciato il progetto Parrocchia Accogliente

“Esprimere la concretezza del Vangelo aprendo le porte ad una famiglia di profughi”. È l’appello che papa Francesco ha rivolto al mondo intero, ormai più di un anno fa, alla vigilia del Giubileo straordinario della Misericordia. Un appello potente, carico di semplicità e concretezza, che molte realtà hanno raccolto attivandosi per darne risposta ed attuazione. Una di queste è la diocesi di Rimini, che lo scorso gennaio, grazie all’impegno di Caritas, ha lanciato il progetto Parrocchia Accogliente, con l’auspicio che ogni parrocchia del territorio si impegnasse ad accogliere nella propria struttura famiglie o piccoli gruppi di rifugiati, per garantire loro supporto ed integrazione. A distanza di un anno, come procede questo progetto? La risposta arriva dalle parole di tre gruppi di volontari che si sono impegnati nella realizzazione di questa iniziativa, operando per trasformare un auspicio in realtà.

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