Il ricordo di Aldo Moro nella sua parrocchia di Monte Mario

La celebrazione nei 40 anni dell’assassinio, presieduta da monsignor Andrea Manto. Padre Capozzi, all’epoca vice parroco: "Ricordo il suo sorriso amabile". Sul’altare anche don Renato Tarantelli, cugino di Ezio, ucciso dalle Br nel 1985

Poco più di 500 metri, meno di un minuto d’auto, dividono l’angolo tra via Fani e via Stresa dalla chiesa di San Francesco d’Assisi a Monte Mario. Alle 9.30 del 16 marzo 1978, alcuni poliziotti in borghese bussarono alla porta dei padri Scolopi cui è affidata la parrocchia. Eleonora Chiavarelli, la moglie di Aldo Moro, stava tenendo un incontro con le madri dei bambini della prima comunione, “faceva la catechista seguendo il metodo montessoriano”. Padre Luigi Capozzi, superiore della comunità, era viceparroco in quei giorni. Accompagnò i poliziotti dalla signora. “Con la faccia scura le chiesero di seguirli: ‘È successo un incidente al presidente'”. A 500 metri giacevano a terra, crivellati dal piombo delle Br, il maresciallo dei Carabinieri Oreste Leonardi, l’appuntato Domenico Ricci, il vice brigadiere di Polizia Francesco Zizzi, gli agenti Raffaele Iozzino e Giuliano Rivera. Stessa sorte toccò al “presidente”, 55 giorni dopo.

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